Cosa posso fare in questo ambito:

Tenere brevi incontri per gruppi di famiglie, associazioni, piccoli comuni sui vantaggi/svantaggi, costi e benefici sulle tecniche di isolamento e risparmio energetico più efficaci.
Dare suggerimenti su casi specifici.


Avrei desiderato una casa in legno, magari su un mio progetto. Tuttavia il costo del terreno edificabile è spesso vicino al costo di una casa (con giardino di pari dimensioni) da ristrutturare. Per cui ho optato per una casa Piemontese del 1700, molto bella ed a cui siamo legati, in una zona particolarmente suggestiva.

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Qui abbiamo operato alcune scelte:

Isolamento a cappotto

Anche se è molto comune pensare che una casa in mattoni pieni (o in pietra) sia molto isolante, la realtà è ben altra. Materiali ad alta densità non isolano affatto bene, al contrario materiali espansi e ricchi d’aria (ferma) hanno un migliore isolamento termico. Anche per questo motivo, il frigorifero di casa è isolato con il polistirolo e non con blocchi di pietra ad esempio.

Al contrario una massa elevata è utile d’estate per mantenere il fresco (ma non vorrei divagare troppo) ed un muro in pietra elimina la necessità del condizionatore. Abbiamo optato per un cappotto isolante, riporterei solo alcuni costi ed il risparmio.

L’isolamento che vedete sotto è realizzato per una superficie dei muri di 230mq.
Il costo dei materiali (materiale isolante, strutture, rasatura e tinte) è stato di 4500€, circa 20€/mq
La posa è stata fatta in autonomia, con ponteggio proprio. Il costo delle attrezzature (Trapano tassellatore, spatole ecc) circa 500€.

Il risparmio sulla posa è stato di circa 40€/mq, 9200€ (ma è possibile ipotizzare di più dato che i muri non erano in bolla) più circa 3000€ per il ponteggio.

Il consumo di riscaldamento annuale è diminuito di circa il 50% mantenendo circa 2° centigradi in più rispetto all’anno precedente. E’ previsto inoltre una detrazione fiscale del 50% su materiali e manodopera. Per ciò, in soli 4 anni, il lavoro può essere ripagato e, dall’anno successivo, avremo un risparmio di almeno 800€/anno.

Ho eseguito anche alcuni calcoli termici prima di eseguire il lavoro.
Il muro di circa 60cm in malta e pietra ha una trasmittanza termica di circa 2W/m²K
Così, se tra l’abitazione e l’esterno ci sono 20°C di differenza, il muro consumava ben 40W/m².

Al termine dei lavori, con spessori variabili di isolante, si è arrivati ad una t. t. di 0.24 – 0.30W/m²K
Ciò significa che, sempre con  20°C di differenza tra abitazione ed esterno, il muro consuma meno di 6W/m² invece di 40.
Se moltiplico questi valori per 230mq, si ottiene:
pre lavori: 230m² x 40W/m² = 9200W
post lavori: 230m² x 6W/m² = 1380W
Dato che il consumo effettivo finale è dovuto anche ad altri aspetti, dove possibile sono stati isolati i soffitti con 25cm di lana di vetro, sono stati adottati doppi vetri e serramenti con valori di t.t. di 1.1W/m².

 

Pannelli fotovoltaici

In questo caso il calcolo sul risparmio è più complesso. Dipende da questioni legislative, costi della corrente ed utilizzo. E non è nemmeno semplice fare dei conti a consuntivo.
Di certo c’è un piccolo risparmio in bolletta e un altrettanto piccolo ricavo annuo dovuto alla vendita della corrente prodotta ma non consumata.
Non è stato possibile risparmiare ulteriormente realizzando parti dell’impianto in proprio in questo caso. Mi sono limitato a progettare la struttura in acciaio realizzata successivamente da un carpentiere.
Abbiamo fatto l’investimento, nemmeno tanto alto oggi rispetto a soli 5 o 6 anni fa, per questioni ambientali in parte, per risparmiare e per incentivare questo tipo di tecnologie.

Purtroppo non è stato possibile installare dei pannelli solari per produzione di acqua calda perché considerati (dall’ente preposto) esteticamente non accettabili per il paesaggio di “particolare interesse storico”.

 

Sistema di riscaldamento

Per l’abitazione principale abbiamo eliminato l’impianto a GPL che è particolarmente costoso e legato a fonti fossili (il metano invece non arriva fin da noi).
Abbiamo optato per una stufa a pellet programmabile e canalizzata per scaldare più stanze.
In altre sale che usiamo saltuariamente, il riscaldamento è assicurato da stufe e camini a legna che bruciano legna cresciuta nell’area di nostra proprietà, potature, scarti di lavorazione di legno… e quindi di didgeridoo. I trucioli delle sgorbie sembrano davvero ottimi per accendere il fuoco.

Un ulteriore esempio

Ricevo la mail di un amico, qui trovate un differente “problema” e possibili soluzioni.

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