Tratto da Wikipedia.org: “La tecnica (dal greco τέχνη (téchne), “arte” nel senso di “perizia”, “saper fare”, “saper operare”) è l’insieme delle norme applicate e seguite in una attività, sia essa esclusivamente intellettuale o anche manuale.
Tali norme possono essere acquisite empiricamente in quanto formulate e trasmesse dalla tradizione, ad esempio nel lavoro artigianale, o applicando conoscenze scientifiche specializzate e innovative quando si verifica il passaggio dalla manifattura alla produzione industriale.
La tecnica implica l’adozione di un metodo e di una strategia nell’identificazione precisa degli obiettivi e dei mezzi più opportuni per raggiungerli.”

La tecnica, di fatto, è uno strumento adeguato a imparare più velocemente, replicare, migliorare e approfondire tematiche relative alle arti in genere, all’industria ed all’artigianato ma è altrettanto utile a conoscere le dinamiche nelle relazioni.

Uno dei più noti proverbi Italiani recita: “Impara l’arte e mettila da parte”.
In un certo senso mettere da parte può indicare la capacità di imparare ed apprendere la “tecnica” e di custodirla per ogni evenienza. Altrettanto può avere senso, in caso di evenienza, tenerla comunque da parte dato che, in un’arte, nel lavoro o nelle relazioni, la naturalezza e spontaneità dei gesti e delle azioni dovrà tener fede agli insegnamenti e quindi della tecnica appresa senza però perdere naturalezza e spontaneità del gesto o della comunicazione.

Così come la tecnica della guida viene appresa tramite nozioni teoriche e tecniche di guida, solo tramite il quotidiano esercizio nel traffico si riuscirà a destreggiarsi con naturalezza anche in condizioni intricate… conoscendo appunto la tecnica ma senza farci affidamento in modo “conscio”.

Imparare e mettersi a disposizione dell’arte lo ritengo un atto di rispetto verso le proprie azioni. Al contrario non apprezzo il professare un’arte o un mestiere senza una preparazione adeguata magari dietro il paravento della spontaneità.