Il mondo dell’associazionismo è vario, esiste l’impegno, la qualità, la lungimiranza, l’attenzione verso i valori e gli scopi che l’associazione si prefigge… ma non sempre è tutto oro ciò che luccica.

Dal 2002 circa ho iniziato a far parte di una prima associazione, una valida associazione in cui ho assunto diversi incarichi. Quello più interessante e ambito è stato quello di gestire la direzione artistica di un festival particolarmente importante. Successivamente ho fondato anche io, in collaborazione con altri amici sparsi in Italia, una prima associazione denominata “Yidaki” che è durata 7 anni dedicata esclusivamente al didgeridoo. E’ durata fino a quando ha avuto senso di esistere. Oggi esistono numerose associazioni adatte allo scopo.

Successivamente ho fondato (in parte con le stesse persone) “Arti e Tradizioni” che mantiene i precedenti scopi e ne integra numerosi altri. Con queste due associazioni ho collaborato con personalità di ogni tipo (artisti, insegnanti, artigiani) e istituzioni (comuni, università, associazioni). Nel tempo abbiamo creato moltissimo materiale divulgativo gratuito in Italiano ed in Inglese, tanto che spesso, il materiale è stato utilizzato per tesine delle scuole medie, istituti superiori ma anche per tesi di laurea e la nostra sede è stata visitata da curiosi di tutto il mondo, ancora di più sono i soci sostenitori sparsi realmente in tutti i continenti.

Non abbiamo mai potuto contare su grandi fondi e nemmeno su molte persone attive. Tutto è sempre stato poco, ma sufficiente ed ottimo per gestire piccolissime attività di altissimo livello.
Non ci è mai interessato creare attività per la massa. Sarebbe stato uno sforzo enorme e magari inutile dato che si sarebbero traditi gli scopi associativi e tutto si sarebbe tramutato in un vero e proprio lavoro a tempo pieno. Esistono molte associazioni ben più grandi, con maggiore forza lavoro, maggiori fondi e maggiori agganci politici che possono farlo per noi.

Nelle nicchie si scoprono e si creano forti identità. Si creano forti legami, si cresce.

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